I primi bassorilievi raffiguravano per lo più scene mitologiche o sacre oppure momenti di vita quotidiana e si inserivano in antichi palazzi e templi, specie nei loro fregi o frontoni; non mancano quelli introdotti in sarcofagi con il ritratto del defunto (si pensi, per esempio, al sarcofago di Tetnies che ci mostra una coppia abbracciata, sul letto).
Ma i bassorilievi arricchirono con il medesimo risultato anche le chiese e le loro facciate, gli arredi sacri e l'altare donando loro un tocco di raffinatezza davvero notevole.
Con l'andare del tempo i bassorilievi cominciarono a essere inseriti nei palazzi signorili con finalità prettamente decorative e i risultati si fecero via via sempre più eccellenti grazie alle nuove tecniche con le quali affinare la visione prospettica.
Purtroppo all'avvento dell'epoca rinascimentale il bassorilievo ebbe scarso seguito e venne sfruttato principalmente in abbinamento all'architettura mantenendo sempre la sua funzione decorativa: ecco che troviamo eccellenti bassorilievi nelle trabeazioni di importanti palazzi, nei portali e nelle cornici di finestre.
Un valido esempio di bassorilievo è ammirabile nella Colonna Traiana di Roma, raffigurante episodi relativi all'impero di Traiano e voluta per la celebrazione della conquista della Dacia per opera di Traiano.
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