I bassorilievi hanno da sempre acquisito un ruolo fondamentale nell'arte romana, greca, egizia ed etrusca nelle quali ambite erano le scene mitologiche, sacre e di vita quotidiana.
Non era infatti arduo trovare un bassorilievo raffigurante un'ancella intenta a sistemare i capelli della padrona così come quello narrante le storie dell'Antico Testamento.
Pure gli Assiri erano particolarmente legati all'uso di questa tecnica, dimostrandosi non solo abili combattenti ma anche validi artisti: i loro bassorilievi apparivano particolarmente dettagliati e curati e venivano realizzati con l'ausilio di uno scalpello in grado di garantire una certa precisione.
Il palazzo di Ninive, città assira posta sulla riva sinistra del Tigri, è uno dei numerosi siti in cui sono inseriti importanti bassorilievi assiri raffiguranti banchetti e scene di caccia e di guerra.
La produzione di bassorilievi ebbe ampia diffusione durante il regno di Assurnasipal II, famoso per la sua spietatezza, dunque intorno all'800 a.C. quando furono realizzati bassorilievi e statue che descrivevano assai minuziosamente punizioni e torture. A
l contempo i bassorilievi ornanti i sontuosi palazzi assiri non erano altro che la dimostrazione della ricchezza e dello sviluppo artistico ottenuto dagli Assiri in quel periodo storico.
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